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Come si festeggia il Natale in Giappone?

    Il Giappone non è un Paese cristiano e il Natale, almeno sulla carta, non è una festa tradizionale. Eppure, ogni dicembre le città si accendono di luci, i quartieri si riempiono di decorazioni e i negozi propongono edizioni speciali pensate proprio per questo periodo.

    Non si tratta però del “nostro” Natale: in Giappone le celebrazioni hanno assunto significati diversi, spesso sorprendenti, che raccontano molto del modo giapponese di reinventare usanze straniere.

    Un Natale fatto di luci, coppie e… pollo fritto

    La vigilia di Natale in Giappone non è una festa di famiglia ma una ricorrenza romantica, simile al nostro San Valentino: ristoranti prenotati settimane prima, passeggiate tra le luminarie e regali scambiati tra partner. La cena tipica? In molti casi non è un piatto tradizionale, bensì il famoso “Christmas Chicken” di KFC, una tradizione nata negli anni ’70 grazie a una campagna pubblicitaria diventata un fenomeno culturale.

    Le famiglie si riuniscono più volentieri il 25 dicembre per un dolce iconico: la Christmas Cake, una torta soffice decorata con panna e fragole, simbolo di buon auspicio e di “nuovo inizio”.

    Il vero periodo festivo giapponese, però, inizia subito dopo: lo Shōgatsu, il Capodanno, è la ricorrenza più importante dell’anno. Ed è proprio qui che entra in scena un oggetto molto speciale, presente ormai anche nelle case che scelgono di decorarsi per Natale.

    La ghirlanda giapponese: non solo decorazione

    In Giappone la ghirlanda non nasce come ornamento natalizio: deriva dal shimenawa, un intreccio di paglia di riso che, secondo la tradizione shintoista, delimita ciò che è puro e lo protegge dagli spiriti indesiderati.

    Per il Capodanno, lo shimenawa si trasforma nel shimekazari, una ghirlanda decorata con elementi simbolici (rami di pino, agrumi, ventagli, corde rosse e oro) e appesa all’ingresso per attirare fortuna, prosperità e protezione.

    Negli ultimi anni queste ghirlande hanno iniziato a comparire anche a dicembre, reinterpretate in chiave più decorativa: diventano un modo elegante per dare un tocco giapponese alle festività, tra estetica minimalista e simboli beneauguranti.

    Piccoli riti che raccontano un Paese

    Dicembre in Giappone è costellato di gesti e tradizioni che parlano di rinnovamento: dalla pulizia approfondita della casa – l’ōsōji, un gesto che prepara al nuovo anno – ai primi acquisti dell’anno, i fukubukuro, misteriosi sacchetti “a sorpresa” proposti dai negozi. Sono usanze che non nascono dal Natale ma che, viste da qui, si intrecciano con l’atmosfera festiva che viviamo nello stesso periodo.

    Un ponte tra culture

    Il fascino del Natale in Giappone sta proprio in questa miscela: un po’ festa romantica, un po’ spettacolo di luci, un po’ anticipazione del Capodanno. E oggetti come le ghirlande shimekazari raccontano come una tradizione possa evolvere e trovare spazio anche nelle nostre case, diventando un augurio sottile e condiviso.
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