Un brindisi senza alcol? Perché no! Il tè, spesso relegato al ruolo di bevanda da colazione o relax, merita di essere riconosciuto per quello che è: un protagonista a pieno titolo della gastronomia internazionale che può offrire una straordinaria esperienza sensoriale e regalare momenti indimenticabili anche a tavola. Se pensate che per godere di una cena speciale sia indispensabile una bottiglia di vino, è il momento di cambiare prospettiva.
Come cambia il nostro modo di stare a tavola
In molte culture, il tè è già un compagno naturale della tavola, ma nei ristoranti occidentali il suo potenziale resta spesso inespresso. Questo è il momento di cogliere l’opportunità: con l’ascesa di nuovi stili di vita e la crescente richiesta di bevande non alcoliche di qualità, il tè può finalmente guadagnare il suo posto d’onore anche nei contesti gastronomici più vari.
Movimenti come il “Dry January” hanno guadagnato popolarità, incoraggiando una pausa dall’alcol per riscoprire benessere e vitalità. Parallelamente, le normative più stringenti sulla guida in stato di ebbrezza hanno influenzato le abitudini dei consumatori nei ristoranti, spingendo alla ricerca di alternative che non compromettano l’esperienza gastronomica. Ma non solo: dalle donne in gravidanza a chi, per motivi religiosi, non consuma alcol, fino a coloro che semplicemente cercano un’esperienza diversa, il tè offre una risposta inclusiva e versatile.
D’altra parte, perché chi decide di non bere vino dovrebbe accontentarsi dell’acqua o di una bevanda scadente, anche se sta scegliendo una cucina di qualità?
Un compagno versatile e sorprendente
Non è solo una questione di salute o di normative più severe sull’alcol. Il tè riesce ad abbinarsi ai sapori con la stessa delicatezza del vino e offre un ventaglio di gusti estremamente ampio capace di accompagnare pasti di qualsiasi tipo. Dal verde al nero, passando per gli oolong e i tè fermentati, le possibilità sono infinite. Non servono regole rigide, ma un po’ di curiosità e voglia di sperimentare.
Un Pai Mu Tan, con la sua leggerezza floreale, può trasformare una semplice insalata di gamberi in un piatto da ricordare. Un Hojicha ghiacciato, con il suo aroma tostato, trova il suo complemento perfetto in una grigliata estiva. E per chi cerca emozioni più intense, un Lapsang Souchong affumicato può fare magie con formaggi stagionati o carni.
Se vi suona ancora strano, provate ad immaginare i tanti tipi di tè esistenti allo stesso modo dell’enorme varietà di vini: in entrambi i casi, territori e lavorazioni diverse danno origine a personalità uniche, profili aromatici distintivi e che spesso hanno più elementi in comune di quanto si creda. Ad esempio, un Sencha può essere accostato a un Vermentino per la loro freschezza e mineralità in comune, mentre un fermentato come il Pu’er può richiamare un Barolo, grazie alla complessità aromatica e ai sentori terrosi.
Un messaggio per i ristoratori
Per i professionisti della ristorazione, introdurre il tè come opzione di accompagnamento ai pasti non è solo una scelta innovativa, ma anche economicamente vantaggiosa. Il costo di acquisto del tè è generalmente inferiore rispetto a molte etichette di vino, ma può essere proposto al pubblico a un prezzo che garantisce margini interessanti. Offrire abbinamenti tra tè e piatti, inoltre, significa aprirsi a un pubblico curioso, attento, in cerca di nuove esperienze.
Ovviamente dimenticate le solite tazze. Il tè, soprattutto quando accompagna un pasto, merita una presentazione all’altezza. Bicchieri di vetro per esaltare i colori, calici per il tè freddo, magari preparato in anticipo per un servizio rapido ma curato. Dettagli che fanno la differenza e che superano l’idea stessa del classico “tè delle cinque”.
I pionieri del tea-pairing
Offrire il tè a tavola in accompagnamento ad un pasto non è solo un’idea fuori dal comune, ma una proposta già affermata nei migliori ristoranti del mondo. Che si tratti di locali stellati o di concept innovativi, questi pionieri dimostrano come il tè possa arricchire l’esperienza gastronomica in ristoranti di ogni tipo, dalla cucina casalinga ai contesti più ricercati. Ecco alcuni esempi:
Alcuni abbinamenti da provare
Per chi desidera esplorare l’affascinante mondo degli abbinamenti tra tè e cibo, ecco alcuni suggerimenti da provare:
Abbracciare il tè come accompagnamento ai pasti non è semplicemente una moda passeggera, ma una scelta consapevole che valorizza la gastronomia in tutte le sue forme. Il tè non solo offre una vasta gamma di abbinamenti capaci di esaltare i sapori, ma rappresenta anche un’opportunità per innovare e arricchire l’esperienza culinaria. In un panorama sempre più attento alla qualità e alla diversificazione delle proposte, il tè merita il suo posto a capotavola, accanto ai piatti più semplici come a quelli più ricercati.
Da Giusmìn crediamo che il tè possa arricchire il modo in cui viviamo il cibo: non solo come bevanda relegata a pochi momenti, ma come parte integrante del piacere gastronomico quotidiano. È una risorsa che invita a sperimentare, a sorprendere e a riscoprire il gusto in tutte le sue sfumature.
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Tè nero cinese
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Tè verde giapponese
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Tè bianco cinese
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Tè nero affumicato
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Tè nero indiano vivace
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Tè verde dallo Sri Lanka
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Tè nero indiano affumicato