Il genmaicha è un tè bancha arricchito con riso tostato, ed è in assoluto uno dei tè verdi giapponesi più popolari. Popolare nella sua accezione di noto e conosciuto, ma anche perché in alcuni momenti storici è stato utilizzato proprio per rendere il tè più accessibile anche alle fasce meno abbienti della popolazione, perché l’aggiunta del riso contribuiva ad abbassare il prezzo medio del tè.
Si potrebbe dire “di necessità virtù”. Il panorama gastronomico italiano e internazionale è ricco di piatti nati come poveri che sono stati riscoperti e apprezzati, e di conseguenza nobilitati, per le proprie qualità.
In questo senso il genmaicha si merita tutto il suo successo. La sua base si compone di pregiate foglie di tè bancha, con note vegetali e al tempo stesso dolci e iodate, arricchite da riso tostato e in parte soffiato, che conferisce sentori intensi di nocciola e lievi note sapide.
Queste caratteristiche organolettiche lo rendono estremamente versatile. Il suo profumo e le sue note calde e avvolgenti lo rendono speciale per il risveglio e le colazioni, merito della tostatura del riso, che istantaneamente risveglia il DNA italiano, abituato all’idea del caffè tostato.
Ma non è da sottovalutare la capacità di questo tè di accompagnare i pasti, sia asiatici che della cucina tradizionale italiana. Verdure e pasta al forno, ma anche pasta con sughi a base di crostacei e pesce, e perché no, anche secondi piatti di carne e pesce. Perfetto per accompagnare piatti fritti o al forno con panatura: le note tostate asseconderanno la pietanza, mentre quelle vegetali contribuiranno a pulire il palato e a prepararvi per il prossimo boccone.
L’aspetto più godurioso? Questo tè è perfetto con molti dessert golosi e calorici, come le bavaresi, specialmente quelle al coccolato bianco, o con dolci dove la componente grassa è dominante, come quelli con mascarpone e ricotta. Il calore del tè e la sua lieve sapidità iodata vi faranno apprezzare la dolcezza in una maniera unica e inedita.
Una ricetta al volo per tutti voi, un fine pasto express pieno di piacere: Un sorso di genmaicha tiepido, un quadretto di buon cioccolato bianco, e ancora un sorso di genmaicha. Una libidine espressa, golosa e complessa, che vi darà la sensazione di un dessert completo.
E se vi spaventa l’idea di finire la cena con un tè, non abbiate timore. La base del genmaicha è il tè bancha, naturalmente povero di teina.