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Se l’acqua bolle, butta la pasta

    A volte poniamo poca attenzione all’ingrediente principale del tè: l’acqua! Come vi diciamo spesso in bottega, preparare il tè deve essere un piacere, un rituale semplice che ci fa stare bene, senza complicazioni. Eppure bastano pochi accorgimenti per rispettare maggiormente il prodotto che stiamo preparando e uno di questi è sicuramente la temperatura dell’acqua.

    Ma come si misura, nel 21 secolo, la temperatura dell’acqua per il tè senza termometro? Non tutti hanno un bollitore che permetta di regolare la temperatura dell’acqua (un acquisto che è però alla portata di tutti e che vi consigliamo “caldamente”, qui il nostro bollitore preferito!), e pochi hanno a disposizione termometri per misurare la temperatura delle pietanze. 

    Ecco quindi una rapida guida per conoscere la temperatura adatta ad ogni tè, con dei suggerimenti per riconoscerla anche senza accessori professionali. Come strumenti per riscaldare l’acqua vi consigliamo il buon vecchio pentolino sul fuoco o in alternativa il bollitore. Sempre meglio evitare il microonde, vi spiegheremo perché in un prossimo articolo!

    70-80° I TE’ VERDI GIAPPONESI

    Le bollicine dello champagne – 70-80 °C: bollicine grandi come quelle dello champagne si vedono sul fondo del pentolino: questa è la temperatura ideale per i tè verdi giapponesi.

    80° I TE’ VERDI CINESI E I TE’ BIANCHI

    Le lenticchie – 80-90 °C: bolle grandi quanto le lenticchie iniziano a salire in superficie: ok per i tè bianchi, i tè verdi cotti a secco di tradizione cinese e per i tè oolong a bassa ossidazione. Per intenderci, l’acqua inizia a tintinnare dolcemente.

    90-95° I TE’ NERI

    I ceci – 90-95 °C: bolle grandi quanto i ceci salgono in flussi verticali: ok per i Darjeeling, tè neri e oolong con ossidazione superiore al 50%.

    100° I TE’ PU’ER

    L’ebollizione – 95-100 °C: l’acqua bolle: ok per i tè pu’er, alcuni tè neri e… per la pasta!

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