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Come vengono prodotti i tè profumati

    Il più famoso fra i tè profumati è sicuramente il tè verde al gelsomino. I tè verdi sono sicuramente quelli che vengono più spesso sottoposti al processo di profumazione, ma esistono anche molte versioni profumate di altre famiglie di tè.

    Il processo, quando fatto in maniera corretta, è estremamente laborioso. Il tè viene messo ad essiccare su vaste superfici pulite. Successivamente una grande quantità di boccioli di gelsomino ancora chiusi vengono raccolti e messi a contatto con il tè. Durante la notte i boccioli si schiudono e trasferiscono la fragranza fiorita alle foglie di tè. L’indomani i lavoratori della factory avranno l’arduo compito di rimuovere tutti i fiori, con l’ausilio di setacci, ma in gran parte manualmente.

    Dopo una prima esposizione ai fiori, i tè più preziosi vengono lasciati asciugare per un paio di giorni, per poi ricevere nuovi passaggi di gelsomino, anche per sei o sette volte. E’ solitamente questo il trattamento che viene riservato al tè al gelsomino più prezioso, il Jasmine Pearls. In questo caso le foglie vengono anche arrotolate a mano, per imprigionare l’aroma dei fiori.

    La rimozione integrale dei petali è un processo costoso, ma necessario per portare sul mercato un tè al gelsomino di qualità. L’infusione in tazza dei petali darebbe un liquore amaro, mentre è importante rispettare la dolcezza vegetale del tè verde, con la sola aggiunta dell’aroma fiorito.

    A volte troviamo in commercio dei tè al gelsomino che contengono ancora i boccioli e sicuramente dal punto di vista visivo il prodotto sarà più attraente. Non necessariamente però questo è sinonimo di qualità, perché testimonia una lavorazione meno accurata che potrebbe rivelarsi anche in tazza.

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